Istruzione
Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007
La bella di Cabras
Enrico Costa
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Disse, che, siccome l'anno prima (per la legge Casati del 59) eransi cambiati i nomi delle diverse classi di Grammatica, Rettorica e Filosofia, in quelli recenti di Ginnasio e Liceo, allo stesso modo, prima del 50, le classi venivano chiamate Formazioni, Rudimenti, Generi, Sintassi, Umanità e Retorica.
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E forse, il giorno precedente, anche il maestro della scuola serale avrà predicato al figlio dell'operaio che l'istruzione obbligatoria è molla indispensabile perché il carro della civiltà cammini senza sbalzi sulla via maestra del progresso.
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Il paese dice che avete voluto tirar su da signorine le vostre figliuole, facendole lavorar poco e mandandole a scuola... […] - Per quattro maccheroni che sa fare la mia Rosa, e per due letture su quel sillabario lacero e bisunto...?! - Eppure quei maccheroni non convengono che ai signori, a quelli che possono, fratello mio! […] - Non fanno far maccheroni alle loro figlie! Essi non dimenticano la condizione in cui Dio li ha messi; e le loro figlie sono ad Oristano, ad Uras, o a Marrubiu, al servizio di questo e di quello.
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Lla gita a Cabras era stata concertata unicamente per far divertire il ragazzo, dovendo egli tornarsene al Seminario di Cagliari, per continuarvi gli studi. Era stato promosso dalla seconda alla terza grammatica, e segnalato con una menzione onorevole.
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Carlino parlava delle attribuzioni dell'arciprete, dell'arcidiacono, dell'arcicantore, dell'arciaccolito, del decano, del preposto, dell'altarista, del tesoriere, del cantore. Era addentro nelle sette ore canoniche, composte di salmi, cantici, inni, lezioni, versetti.