Geografia
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Marianna Sirca
Grazia Deledda
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Aveva quasi soggezione a rivolgersi a lui, che pure era stato il suo servetto; le pareva ch'egli tornasse da un viaggio in altre terre, dove era cresciuto, dov'era diventato uomo e aveva appreso tutte le cose cattive e anche le cose buone della vita, come gli emigrati che tornano dalle Americhe.
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- Questa mattina, saranno state le cinque, ho veduto una donna a cavallo, giù verso Funtana 'e litu: aveva un lungo cappotto d'uomo, era alta, bella: ma questo non importa. Era armata: e quando mi vide spronò il cavallo e si nascose.
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Adesso egli raccontava di essere stato ultimamente a conferire appunto coi banditi di Orgosolo, per un affare che non spiegava quale; ma questo non importava; l'interessante era la narrazione del viaggio, su per il monte Santu Janne, per chine, borre, dirupi, labirinti, passaggi sotterranei, grotte e nascondigli misteriosi.
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Vedeva l'albero in mezzo alla radura argentea e i cani addormentati nell'ombra; e più in là le due ali del bosco, chiara quella degli elci fioriti, nera quella dei soveri; e fra un'ala e l'altra il vuoto della lontananza rischiarato dall'alba della luna coi monti che cominciavano a profilarsi come avvicinandosi attraverso un tremulo velo di luce. Dapprima fu il monte d'Oliena, bianco, fatto d'aria, poi i monti di Dorgali a destra e quelli di Nuoro a sinistra, azzurri e neri; e d'un tratto tutto l'orizzonte parve fiorire di nuvole d'oro. Era la luna che spuntava.
E subito al velo d'oro che si stese dai monti alla Serra parve sovrapporsi un altro velo, una rete di perle che tremava sopra tutte le cose e le rendeva più belle, vive nel sogno. La foresta rideva nella notte, eppure le foglie che cadevano dagli elci parevano lagrime.
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Dapprima fu il monte d'Oliena, bianco, fatto d'aria, poi i monti di Dorgali a destra e quelli di Nuoro a sinistra, azzurri e neri; e d'un tratto tutto l'orizzonte parve fiorire di nuvole d'oro.