HOME
 
CHI SIAMO
 
PUBBLICAZIONI
 
AUTORI
 
PERIODICI
 
DIDATTICA
 
LESSICO
 
BIBLIOGRAFIA
 
RECENSIONI
 
EVENTI
 
CREDITS
Vai all'indice di questa sezione

Ricerca avanzata

TEMI

arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Flora e fauna

Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007

La bella di Cabras

Enrico Costa

p. 21
Colombe innocenti, esse venivano ammaliate dall'occhio acuto e penetrante di quel falco, né sapevano, né potevano sottrarsi al magnetico fascino del demone, che le tentava colla poetica parola, coi doni, o coll'audacia. [...] Le linee delle guancie andavano a terminare in un mento a sesto acuto; a sesto acuto era l'estremità del naso; gli occhi piccolissimi lucenti e a linea obliqua, come quelli dei giapponesi; le orecchie molto sporgenti, come quelle del sorcio e della scimmia.

flora e fauna

p. 22
A chi, scherzando, lo chiamava vecchio come quercia, egli rispondeva: - Sarà benissimo; ma io (come voi alle quercie) strappo ogni cinque anni il sughero al mio cuore, per renderlo più sensibile alle donne!

flora e fauna

p. 26
Dinanzi alla chiesa è un piazzale abbastanza vasto – limitato da parapetti per metà rovinati – dove notavasi un viavai di devote e di curiosi, nonché una mezza dozzina di venditori di cixiri e nuxedda turrada (ceci e nuciuole abbrustolite). Venditori di nuxedda turrada e di cixiri, d'arance e di limoni, di pistoccheddus e mustazzolus pur notavansi nella via prospiciente alla chiesa, nonché intorno al vasto campo che la fiancheggia dalla parte di mezzogiorno.

flora e fauna, lingua

p. 26
In ogni casa tu vedi due, tre, quattro donne mondare le canne dalle foglie secche, per renderle lisce; altre sono intente a cucirvi su, a foggia di bandiera, drappi d'ogni sorta. [...] All'esterno di quel tempio modesto, intorno alla gran porta d'ingresso, ricca di quattro colonne di stile barocco, sono disposti fasci di mirto, d'alloro, di timo, di serpillo, e di altre piante aromatiche.

flora e fauna

p. 27
Dal corpo del fabbricato spuntano superbamente la gran cupola dell'altare maggiore e il cocuzzolo piramidale del campanile, l'una e l'altro placcati con mattoni verniciati a diversi colori, che splendono al sole come la corazza a squame di un grosso muggine di stagno.[...] Quest'uomo, che pare solitario in mezzo alla folla, ha un compagno in alto, il campanaro; il quale non fa che picchiare a ripicchiare sulla campana; tentando in unione col suo mesto collega, di concertare un terzetto allegro, tratto dai tre regni della natura; bronzo, legno e pelle d'asino. [...] L'occhio spazia sopra uno sterminato orizzonte, rotto qua e là dal ciuffo di qualche palma isolata, o dalle acque stagnanti che dormono ad occidente del paese. Intorno al campo, qua e là, carri con botti di vino nero, o di vernaccia, ai quali ricorrono i festaiuoli per innaffiare abbondantemente gli aranci e i mandarini di Milis, di cui si fa un consumo grandissimo.

arte, costumi, flora e fauna

Indietro...... 61 . 62 . 63 . 64 . 65 . 66 . 67 . 68 . 69 . 70 ......Avanti
 
Centro di Studi Filologici Sardi - via dei Genovesi, 114 09124 Cagliari - P.IVA 01850960905
credits | Informativa sulla privacy |