Flora e fauna
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 93
Meglio che tanti altri, i quali, a considerarli dalla cortesia sembrerebbero altrettanti San Luigi, mentre scrutandoli per benino sono: lupi sotto velli d'agnello!
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E s'incominciò a parlar di porcetti cotti al forno, di pippioni arrostiti, di vini vecchi e che so io, cose da far andare in sollucchero
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Ella poi mi fece vedere le sue bambole, i suoi giocatoli, i suoi ninnoli, mi fece vedere i suoi vestitini più belli, mi fece scendere nel giardino, ed ivi dettesi con cura a compormi un mazzettino di fiori autunnali, mentre io mi deliziavo a riguardare il bel luogo. Il giardinetto del mio ospite era infatti un luoghetto tutt'amenità e grazia; vi prosperavano rigogliosamente di bei arancetti, cedri e limoni; vi odoravano soavemente aiuolette di fiorellini – e vi si udiva il grato ronzio dell'ape che fabbrica il miele e la cera. Quasi nel mezzo vi sorgeva, a guisa di padiglione, un pergolato, lussureggiante di pampini e carico di grappoletti maturi; al di sotto era un sedile di pietra ricoperto di musco.
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Non odi tu gli uccelli gorgheggiare lietamente? - gl'insetti ronzare allegramente, i quadrupedi mandare festevoli grida, i pesci guizzare con letizia, e i rettili strisciare con certe lor spire voluttuose?
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Guarda un pò, mi dice ella << ci ho inserito degli amaranti... e vè, contro il divieto di mamma, la quale non vuole che io svelga di tali fiori per essercene in giardino un solo cespo, per averli tutti consacrati a lui!