Flora e fauna
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 63
Eccoci a basso dell'erta china – eccosi in una valle solcata da romoroso ruscello, che nelle invernali stagioni, e quando dal ciel cade l'acqua molta, straripa e impingua feracemente il suolo. E qui a distanze svariate, in luoghi più o meno elevati, mercè i raggi della luna vedevi le capannelle dei pastori, ove brillava un bel fuoco, a attigue alle capanne, le mandrie e gli ovili delle pecore e delle vacche, da cui veniva incessante il belato degli agnellini e dei vitelli, che chiamavano invano le lor madri, da loro separati fin dalla sera, acciò il sagace pastorello mugner possa copioso il latte all'indomani. Ma già il nostro viaggetto sempre più si accorcia; già le mia membra non molto abituate a così fatte gite si sentivano stanche dalla fatica, allorchè, volgendo d'un tratto a mancina della valle, mi fu concesso vedere poco lungi un aggregato di case col suo torreggiante campanile.
p. 64
Era desso il villaggio del mio amico, Noi lo salutammo con un grido di giubilo, sferzando a un tempo gli ansanti cavalli, che in breve ci posero nelle sue porte.
pp. 65-66
Poco dopo vennemi a salutare una cara creaturina da non più d'un lustro. - Era un grazioso fiore primaverile – una testolina bionda bionda con un paio d'occhietti cerulei, vivaci, espressivi – colle guancette tremoli e odorifere come rose – col bocchino di scarlato, profumato del profumo dell'ambrosia.
pp. 70-71
Avevo, come già dissì il cappello alla Lobbia, sormontato da una splendida, piuma di pavone che mi rammentava il secolo di Don Rodrigo; i pantaloni all'inglese, color mandorla fresca tagliati proprio alla gamba – il panciotto della stessa stoffa e colore – la cacciatora di velluto, color verde bottiglia e gli stivali a tromba della più schietta pelle di Russia. Dopo aver passati in rassegna tutti questi abiti e fattane la debita pulizia, tolsi dal carniero un bel petto a merletti, un paio di polsi ed un colletto alla Bismark con una elegante crovattina del colore di questo stesso nome. I colletti e i polsini alla Bismark inallora erano in gran voga. Bismark, egli è quel politicone germanico di cui si è tanto parlato e si parla; il gran Cancelliere dell'impero di Guglielmo di Prussia – l'Archimandrita della massoneria tedesca.... amico non troppo di noi... Egli è tal uomo, il di cui nome passerà alla posterità anche per bocca della moda!
p. 72
Dietro, mi affacciai alla finestra; questa prospettava graziosamente in un delizioso giardino, a cui potevasi scendere anche dalla mia camera per una scaletta a chiocciola che mi menava. Ammirai di pari tempo uno stupendo panorama che si stendeva fra poggi e valloncelli, irrigati da tortuosi ruscelletti e coltivati la maggior parte, a vigne e fruttaglie. E in fondo a questo, su d'un dirupo tagliato a picco vedeva le romantiche mura d'un castello, che non tardai a riconoscere per quello del Goceano.