Flora e fauna
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
pp. 24-25
Avvenne una volta di esserci entrambi invaghiti d'una certa testolina bionda del terzo piano, che era tutta grazie e beltà, e che però – com'è solito delle civette ammodo - sapea dar conto a tutt'e due, per poi farsene quel gioco che meglio credeva.
p. 27
Solo il mio cane, il quale poi non ebbe la cortesia di rivolgermi verbo.
p. 29
V'è n'è poi una genia che si direbbe faccia all'amore come i gatti!
p. 29
Sicuro, però non pensate che coteste signorine vadano su pei tetti e vi facciano il diavolo a quattro come gatti; ma non si che non gridino da tali contro i loro Ganimedi, o perchè non si reputino fedelmente amate e corteggiate, o perchè non spendono un quattrino a cavar loro un occhio, o non le comprono un gingillo, un ninnolo a corredo delle loro tante toilettes di cui non sono mai abbastanza provvedute.
p. 30
Ecco là l'Albergo degli Amici – ecco qua i nostri cavalli. Questo grigio stellato farà per te; non è leggiero come saoro inglese, né feroce come un arabo morato, però t'assicuro, è un assai brioso animale. Dio liberi! - non fa per me; non ci ho saputo mai ben tenere a cavallo; piuttosto, se permetti, io monterò questo vecchio baio che mi ha tutta l'aria del cavallo dell'Apocalisse.