prefazione di Nicola Tanda
L'autore
Giuseppe Biasi nasce a Sassari nel 1885. È unanimemente considerato il maggior pittore sardo del Novecento. Il mancato invito alla Quadriennale nazionale del 1935 lo spinge a pubblicare due coraggiosi pamphlet contro il sistema italiano dell'arte, La I e la II Quadriennale. Comparsa conclusionale e I parenti poveri.
I curatori
Giambernardo Piroddi (Sassari 1977), giornalista, vive e lavora a Cagliari. Si è laureato in Lettere all'Università di Sassari con Nicola Tanda discutendo una tesi in Letteratura e filologia sarda su La rappresentazione della Sardegna nella poesia di Predu Mura.
Nicola Tanda (Sorso 1928) si è laureato in Lettere a Roma con Natalino Sapegno e Giuseppe Ungaretti. Ha concluso la carriera accademica come professore ordinario di Letteratura e filologia sarda presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Sassari. È presidente del "Premio Ozieri" di poesia e letteratura in lingua sarda.
L'opera
Il volume raccoglie gli scritti polemici in cui il Biasi pittore, indossando idealmente la toga per difendere la causa degli artisti sardi rimasti soli e dimenticati, lancia un poderoso j'accuse contro Cipriano Efisio Oppo, durante il Ventennio tra le personalità più influenti nel campo dell'arte e segretario generale della mostra Quadriennale di Roma dalla quale nel 1935 Biasi risultò escluso. Utilizzando uno stile volutamente aforistico e frammentario che ben si coniuga con la sua vis polemica animata da un'ironia schiettamente sassarese, l'artista si rivolge con asprezza e severità ad artisti, critici e giornalisti, argomentando accuse e giudizi con lapidarie considerazioni in cui il Biasi studioso di estetica ha sovente il sopravvento sul polemista, scomodando tra gli altri i filosofi Croce, Kant e Bergson.