saggio introduttivo di Raimondo Turtas
L'autore
Sigismondo Arquer (Cagliari 1530 - Toledo 1571) ebbe una vita breve e avventurosa, scandita da una sequenza di eventi che si dipanarono, in un crescendo drammatico, fra Sardegna, Italia, Svizzera, Germania e Spagna. Già in possesso, a soli 17 anni, di due lauree conseguite con grandi onori nelle Università di Pisa (Diritto civile e canonico) e di Siena (Teologia), e investito di importanti incarichi pubblici, come quello di avvocato fiscale del regno, entrò presto in collisione con gli interessi e le connesse discutibili manovre di una potente consorteria di feudatari sardi guidata don Salvador Aymerich, divenendone il bersaglio privilegiato. Dopo molteplici inutili tentativi esperiti dai nemici per neutralizzarne l'operato, Arquer finì coinvolto in un processo per motivi di fede: rinchiuso in Spagna nelle carceri inquisitoriali con l'accusa di luteranesimo, vi trascorse gli ultimi otto anni della sua vita, che si concluse sul rogo, a Toledo, il 4 giugno 1571.
I curatori
Maria Teresa Laneri è ricercatrice di "Letteratura latina medievale e umanistica" presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Sassari.
Raimondo Turtas ha insegnato "Storia della Chiesa" presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Sassari. Le sue ricerche hanno dato apporti originali ad alcuni momenti fra i più significativi della Storia della Chiesa in Sardegna e hanno portato alla luce aspetti, fino ad allora poco esplorati, relativi alla crescita culturale dell'isola fra il Cinque e Seicento.
L'opera
La Sardiniae brevis historia et descriptio, primo tentativo organico di trattazione storico-geografica relativa alla Sardegna, fu steso nella primavera del 1549 dal diciannovenne Arquer durante un breve soggiorno in Svizzera e vide la luce nel marzo 1550, a Basilea, nella prima edizione latina della celeberrima opera di Sebastian Münster: Cosmographia universalis. Lo scritto ebbe il merito di immettere la conoscenza dell'isola nel grande circuito internazionale, venendo a costituire, per diversi secoli, la base imprescindibile di tutte le trattazioni riguardanti la Sardegna. È infatti un lucidissimo e spregiudicato resoconto che va ben oltre i confini della mera descrizione storico-geografica, giacché abbraccia tematiche che spaziano dall'economia alla politica, dalla lingua alla religione, dalla cultura all'antropologia. Se ne offre qui la prima edizione critica.