I curatori
Raimondo Turtas ha insegnato Storia della Chiesa presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Sassari. Le sue ricerche hanno dato apporti originali ad alcuni momenti fra i più significativi della Storia della Chiesa in Sardegna (come, ad esempio, il ruolo che vi svolsero Gregorio Magno, Gregorio VII, Innocenzo III e lo stesso Bonifacio VIII) ed hanno portato alla luce aspetti, fino ad ora poco esplorati, relativi alla crescita culturale dell'Isola tra il Cinque e il Seicento, con particolare riferimento all'organizzazione dell'istruzione, alla nascita delle Università di Cagliari e di Sassari e alla formazione della classe dirigente locale durante il periodo spagnolo.
Giovanni Lupinu è nato a Sassari nel 1967. Professore associato di glottologia e linguistica nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari, ha pubblicato, fra le altre cose, i volumi Latino epigrafico della Sardegna. Aspetti fonetici (“Officina linguistica” III/3, Nuoro 2000) e, in questa stessa collana, Il libro sardo della confraternita dei disciplinati di Santa Croce di Nuoro (XVI sec.) (2002) e, insieme a Brigitta Petrovszki Lajszki, Il Vangelo di San Matteo voltato in logudorese e cagliaritano. Le traduzioni ottocentesche di Giovanni Spano e Federigo Abis (2004).
L'opera
Le prime informazioni sicure sui titolari delle chiese di Bitti e Gorofai risalgono al 1496: delle 42 chiese attestate a partire da allora, oggi ne resta in piedi la metà. L’opera si articola in due parti: la prima racconta le vicende di questa plurisecolare attività edilizia e presenta la relativa documentazione dal Medioevo fino ai nostri giorni. La seconda è dedicata ai gosos (in bittese grobbes) in onore dei titolari delle stesse chiese, con un’analisi linguistica. Il volume è arricchito da un’ampia documentazione iconografica.