edizione del testo di Eleonora Frongia
L'autore
Giuseppe Manno (1786-1868), appartenente a una nobile famiglia algherese, dopo gli studi compiuti nella città natale e la laurea in Leggi (1804), fu nominato giovanissimo sostituto sovrannumerario dell’avvocato fiscale regio di Cagliari; all’interno di quest’ufficio ricevette incarichi sempre più importanti, fino a che nel 1816 Carlo Felice lo volle accanto come segretario particolare nel suo viaggio politico-diplomatico attraverso la penisola. Arrivato a Torino nel 1817 ricoprì la mansione di primo ufficiale della Segreteria di Stato per gli affari di Sardegna e l’anno dopo ricevette titolo, grado e anzianità di Giudice della Reale Udienza cagliaritana. La sua quasi ventennale collaborazione con Prospero Balbo, dal 1819 Primo segretario di Stato per gli affari interni, iniziò con la predisposizione dell’Editto sulle chiudende. Nei moti piemontesi del ‘21 il Manno mantenne un atteggiamento di prudente conservatorismo. Nel 1823 Carlo Felice lo nominò componente del Supremo Consiglio di Sardegna. Nel 1848 assunse la presidenza della Corte d’Appello di Torino e venne nominato senatore. Del Senato fu per varie volte Presidente. Morì a Torino il 25 gennaio 1868 poche ore dopo che gli fu presentato fresco di stampa il primo esemplare di Note sarde e ricordi.
I curatori
Aldo Accardo è professore di storia contemporanea all’Università di Cagliari e direttore della Fondazione "Istituto storico Giuseppe Siotto". Ha scritto saggi su Blanch, Gramsci, Gentile, sul federalista sardo dell’Ottocento Giovanni Battista Tuveri. Tra i suoi lavori più recenti: La nascita del mito della Nazione sarda (Cagliari, 1997), Cagliari (Bari-Roma, 1997), L’isola della Rinascita (Bari-Roma, 1999), La biblioteca di G. Manno (Milano, 2000).
Giuseppe Ricuperati è professore di storia moderna alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino e condirettore della "Rivista storica italiana". Fra i suoi lavori più recenti: Lo stato sabaudo nel Settecento (Torino, 2001); La città terrena di Pietro Giannone; un itinerario fra crisi della coscienza europea e Illuminismo radicale (Firenze, 2001). Ha curato tre volumi della Storia di Torino dal Cinquecento alla fine del Settecento (Torino, 1998-2002); L'esperienza storica dell'alterità. Scritti sulla tolleranza in onore di Antonio Rotondo, (Firenze, voll. 3, 2001), con H. Méschoulan-R. Popkin e L. Simonutti. È l'editor di Historiographie et usages des Lumières (Berlin, 2002).
Eleonora Frongia è ricercatrice presso il Centro di Studi Filologici Sardi.
L'opera
Note sarde e ricordi è una raccolta di notizie, curiosità, aneddoti, riflessioni derivanti dalla lunga e straordinaria esperienza letteraria, storiografica, politica e amministrativa di Giuseppe Manno. Il quale attraverso un sapiente montaggio del ricco materiale disponibile, evitando accuratamente i riferimenti alle personali vicende familiari e affettive, ad eccezione forse del brano Il mio violino, scansa il rischio di trasformare in narcisistica celebrazione o in patetico rimpianto i ricordi della propria vita. Le Note sarde e ricordi come dice lo stesso autore "sono fatti, sono spiegazioni di fatti, che male incastravansi nelle mie due Storie di Sardegna […]. Sono, per così dire, un rendimento di conti residuale delle storiche memorie, che nelle copiose raccolte da me prima apprestate trovaronsi private dell’onore di grave narrazione, o per colpa loro di sembianza plebea, o per colpa della Storia di sembianza troppo patrizia".