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Collana: Bollettino di studi sardi
Anno: 2021
Dimensione: 17x24 cm
Pagine: 149
Prezzo: € 12,00
ISBN: 978-88-3312-060-7
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Bollettino di Studi Sardi n. 14/2021
n. 14/2021
Rivista diretta da Paolo Maninchedda e Giovanni Lupinu

L'opera

Paolo Maninchedda
Nuovi documenti per la storia della corruzione e dell’abigeato in Sardegna   Il saggio propone l’edizione dell’unico esemplare sopravvissuto (ad oggi) di una Bolla di composizione pubblicata per l’ultima volta in Sardegna nel 1773. Unitamente al testo si dà conto dell’intenso lavoro sviluppato dal ministro Bogino per porre fine a questo istituto che tutelava e promuoveva notevolmente i crimini di corruzione tipici della Pubblica Amministrazione.

Giovanni Lupinu
Su una recente edizione ‘critica’ delle Questioni giuridiche integrative della Carta de Logu   L’autore prende in considerazione, illustrandone le numerose pecche, una recente edizione critica – o che tale aspira a essere – delle cosiddette Questioni giuridiche esplicative (o, meglio, integrative) della Carta de Logu, un’opera anonima in lingua sarda databile alla prima metà del XV sec. Si rimarca la necessità di disporre di edizioni affidabili quale presupposto ineludibile di ogni ulteriore approfondimento. 

Roberto
Loi Preliminari alla ricomposizione dell’opera omnia di Antonio Simon Mossa: le fonti bibliografiche e l’archivio di famiglia   Il ritrovamento, nel 2007, dell’archivio personale di Antonio Simon Mossa ha aperto la strada a un approccio filologico verso una produzione assai più vasta di quanto generalmente ritenuto. Il confronto in atto tra il materiale restituito dall’archivio e la relativamente scarsa bibliografia finora edita si sta rivelando, a lavori ancora in corso, fondamentale punto di partenza per la ricomposizione di un’opera ampia, eclettica, estremamente frazionata e dispersa in una miriade di fonti, molte delle quali ancora da esplorare.

Giuseppe Mele
Guerra e profitti. Il ceto mercantile sardo e la vendita dei beni demaniali negli anni Trenta del XVII secolo   Il saggio affronta la questione della vendita del patrimonio pubblico del regno di Sardegna, una misura adottata per fare fronte all’emergenza finanziaria della monarchia spagnola nel corso della Guerra dei trent’anni. Oltre alla cessione del monopolio dell’esportazione del grano a un cartello di mercanti liguri, si ricorre alla venalità degli uffici, dei titoli e dei beni demaniali, tra i quali spiccano, per la loro redditività, gli impianti di pesca e di salagione del tonno.

Giommaria Carboni
Aggiornamenti sulla pittura genovese in Sardegna nel XVII secolo. Orazio de Ferrari e Domenico Fiasella tra Cagliari, Quartu Sant’Elena e Villasor   Se la pittura di primo Seicento a Genova, e segnatamente gli influssi che su questa ebbe il lumini-smo caravaggesco, sono materia di sempre maggiore interesse nel campo degli studi genovesi – lo dimostrano le corpose pubblicazioni, nonché le più recenti esposizioni – va purtroppo segnalata una stasi nelle ricerche storico-artistiche isolane. Il presente contributo intende riportare l’attenzione, attraverso l’analisi e la rilettura di casi studio già noti, sul traffico di opere d’arte fra Genova e la Sardegna attraverso l’esercizio della mercatura.

Indice

Nuovi documenti per la storia della corruzione e dell’abigeato in Sardegna, Paolo Maninchedda
Su una recente edizione ‘critica’ delle Questioni giuridiche integrative della Carta de Logu, Giovanni Lupinu
Preliminari alla ricomposizione dell’opera omnia di Antonio Simon Mossa: le fonti bi-bliografiche e l’archivio di famiglia, Roberto Loi
Guerra e profitti. Il ceto mercantile sardo e la vendita dei beni demaniali negli anni Trenta del XVII secolo, Giuseppe Mele
Aggiornamenti sulla pittura genovese in Sardegna nel XVII secolo.
Orazio de Ferrari e Domenico Fiasella tra Cagliari, Quartu Sant’Elena e Villasor, Giommaria Carboni

 
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