Opera di riferimento: Condaxi Cabrevadu
Cabitza, sost. f. sing., testa < CAPITIA da CAPITIUM (REW 1637), ricorre nelle descrizioni dei confini di una proprietà, in alternanza con “conca e fague” e con “testa”, ne indica il limite superiore; tale determinazione non riveste tuttavia valore assoluto, in quanto la “cabitza” di un terreno muta in relazione alla sua forma, alla disposizione dei lotti confinanti, o in riferimento agli elementi dominanti nel paesaggio (cfr. G. G. Ortu, Villaggio e poteri signorili, cit., p. 46); 4.5, 32.5, 35.5, 39.5; cabiza, 2.8, 31.5, 34.6.