Per la prima volta viene pubblicato il corpus completo delle lettere inviate da Grazia Deledda ad Angelo De Gubernatis, letterato, poligrafo, indianista, intellettuale conosciuto, ai suoi tempi, anche in ambito internazionale: Roberta Masini, la curatrice del volume («Grazia Deledda. Lettere ad Angelo De Gubernatis 1892-1909», Cuec Editrice, 500 pagine, 22,00 euro) lavora alla Biblioteca Nazionale centrale di Firenze, dove è stato recentemente rinvenuto il materiale inedito ora pubblicato.
Il carteggio è composto da 170 missive. Attraverso le lettere scopriamo un mondo di sentimenti, di curiosità, di interessi culturali: la personalità deleddianane ne risulta più ricca e completa e il lettore ha modo di osservare aspetti finora sconosciuti relativi a un periodo fondamentale per la formazione della scrittrice e per le sue prime prove narrative.
Nata a Nuoro nel 1871, Grazia Deledda trascorse nella città barbaricina una giovinezza travagliata, durante la quale esordì con alcune novelle. Entrata in contatto con Angelo De Gubernatis nel 1892, anche per il suo aiuto pubblicò su periodici a tiratura nazionale, occupandosi inizialmente di folklore e delle tradizioni popolari della Sardegna; contemporaneamente continuò a scrivere novelle e romanzi. Nel 1900, dopo il matrimonio, si trasferì a Roma. I suoi numerosissimi scritti, ispirati alla vita agro-pastorale della Barbagia, le diedero larga fama in Italia e all’estero. Fu in corrispondenza con i maggiori scrittori dell’epoca. Nel 1926 ottenne il premio Nobel per la letteratura. Morì a Roma nel 1936.