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Indice sezioni
Avvenimenti geologici principali
Inquadramento strutturale e tettonico
Inquadramento idrogeologico
Minerogenesi e metallogenesi
Principali centri minerari
Dati demografici
Le città e i territori
Le medie realtà urbane intermedie
I territori a bassa densità
Avvenimenti geologici principali
Avvenimenti geologici principali

Pur avendo un’estensione relativamente modesta (24089 kmq), la Sardegna racchiude una notevole varietà di elementi geologici che la rendono, di fatto, un vero museo geologico a cielo aperto. Comprende, infatti, tutte le ere e i periodi in diverse facies; in affioramento è presente, sostanzialmente, quasi tutta la classificazione litologica, un vero laboratorio per chi coltiva la passione della geologia. Questa varietà geologica ha determinato un succedersi continuo di forme e di paesaggi, così che è difficile individuare un olotipo, un paesaggio caratterizzante che predomina in qualche modo sugli altri, una forma emblematica che racchiuda tutte le caratteristiche del paesaggio sardo.

L’imbasamento roccioso è molto antico, sicuramente il più vecchio della penisola italiana. L’isola però lo è meno: l’attuale Sardegna, infatti, non ha sempre occupato la stessa posizione in mezzo al Mediterraneo. A ben vedere la Sardegna è più europea di quanto non appaia ad una valutazione superficiale.
La sua storia geologica è indissolubilmente legata alla Corsica (geologicamente si parla di blocco sardo-corso o più precisamente di micro zolla) e, almeno per un certo periodo, anche alla Calabria. Secondo le più recenti teorie sul moto delle zolle nel Mediterraneo, la micro zolla sardo-corsa e quella calabra, un tempo unite e facenti parte della zolla europea, staccatesi dalla massa continentale, con un complesso movimento di traslazione e rotazione iniziato circa 29 MA e durato 13 milioni di anni, hanno occupato poi la posizione attuale. La zolla calabra ha poi continuato il viaggio, fino a saldarsi con l’emergente penisola italiana. Questa rotazione è legata ai complessi movimenti tettonici di una fase dell’orogenesi alpina con spinte in senso Est – Ovest, che sicuramente hanno contribuito al sollevamento della dorsale appenninica.

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