Roma, Nottetempo, 2005
Mentre dorme il pescecane
Milena Agus
La famiglia Sevilla Mendoza
In realtà la nostra non è affatto la famiglia Sevilla Mendoza. Siamo sardi, ne sono sicura, sin dal paleolitico.
È mio padre che ci chiama così, con i due cognomi più comuni laggiù. Ha viaggiato tanto e il suo mito è l’America, ma non quella a Nord, ricca e fortunata, quella del Sud, povera e sfigata. Quando ero ragazzo diceva che ci sarebbe tornato da solo o con la donna che avrebbe sposato, con cui avrebbe condiviso gli ideali e l’avventura di provare a salvare il mondo.
A mamma non ha mai chiesto di accompagnarlo.
Lui è andato ovunque c’era bisogno di aiuto. Ma mai con lei, che ha troppa paura dei pericoli ed è sempre senza forze.
A casa nostra ciascuno insegue qualcosa: mamma la bellezza, papà il Sud America, mio fratello la perfezione, zia un fidanzato.
Io scrivo storie, perché quando il mondo di qua non mi piace, mi trasferisco nel mio e sto benissimo.
E il mondo di qua ha tante cose che non mi piacciono. Anzi, direi che lo trovo brutto e decisamente preferisco il mio.
Nel mio mondo c’è anche lui che ha già una moglie.
Non devo assolutamente dimenticare quello che ha detto.
In realtà la nostra non è affatto la famiglia Sevilla Mendoza. Siamo sardi, ne sono sicura, sin dal paleolitico.
È mio padre che ci chiama così, con i due cognomi più comuni laggiù. Ha viaggiato tanto e il suo mito è l’America, ma non quella a Nord, ricca e fortunata, quella del Sud, povera e sfigata. Quando ero ragazzo diceva che ci sarebbe tornato da solo o con la donna che avrebbe sposato, con cui avrebbe condiviso gli ideali e l’avventura di provare a salvare il mondo.
A mamma non ha mai chiesto di accompagnarlo.
Lui è andato ovunque c’era bisogno di aiuto. Ma mai con lei, che ha troppa paura dei pericoli ed è sempre senza forze.
A casa nostra ciascuno insegue qualcosa: mamma la bellezza, papà il Sud America, mio fratello la perfezione, zia un fidanzato.
Io scrivo storie, perché quando il mondo di qua non mi piace, mi trasferisco nel mio e sto benissimo.
E il mondo di qua ha tante cose che non mi piacciono. Anzi, direi che lo trovo brutto e decisamente preferisco il mio.
Nel mio mondo c’è anche lui che ha già una moglie.
Non devo assolutamente dimenticare quello che ha detto.