Cronaca in volgare logudorese del sec. XIII che abbraccia qualche secolo di storia costituendo quindi una fonte importante per il Medioevo sardo. L’autore, probabilmente monaco, è ignoto, ma dalla sua opera appare come uomo di cultura, a conoscenza della cronaca e della storia del Medioevo italiano. Citata più volte nel De rebus Sardois del Fara, che gli diede il titolo con il quale è nota, l’opera fu pubblicata per la prima volta da Enrico Besta (Palermo, 1906).
Opere
• E. BESTA, Liber iudicum turritanorum, con altri documenti logudoresi, Palermo, 1906.
• A. SANNA, Libellus Iudicum Turritanorum, Sassari, S’Ischiglia, 1957.
Bibliografia
• M. A. GAZANO, La Storia della Sardegna scritta dall'avvocato Michele Antonio Gazano segretario di stato per gli affari dello stesso regno, t. 1, Cagliari, Reale Stamperia, 1777.
• G. F. FARA, De rebus Sardois, Torino, 1835.
• P. TOLA, Codex diplomaticus Sardiniae, Augusta Taurinorum, Regio typographeo, 1861-1868.
• A. SANNA, Una sconosciuta versione del “Libellus Judicum Turritanorum”, “Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari”, XXXVIII, 1976-77, pp. 170-178.
• N. TANDA, Letterature e lingue in Sardegna, Sassari, Edes, 1984, pp. 58-59, n. 7.
• G. PIRODDA, Sardegna, Brescia, La Scuola, 1992, pp. 77-80.
• A. ORUNESU-V. PUSCEDDU, Cronaca medioevale sarda. I sovrani di Torres, Quartu S. Elena, Astra Editrice, 1993.